L’Università, un’esperienza unica per ogni studente, tra sentimenti contrastanti, desideri e paure tipiche non solo di chi si affaccia ad una realtà ancora sconosciuta ma anche di chi persegue da anni quell’obiettivo che a volte sembra allontanarsi affannosamente.
Emozioni altalenanti tra la voglia di farcela e la paura di fallire, e quel senso di vuoto che ti fa dire “non ricordo più nulla” pochi istanti prima di affrontare un esame. Un viaggio, quello universitario, che ha come meta la realizzazione di un sogno, la tanto agognata corona di alloro, trionfante… sin dalla mitologia classica a simboleggiare la sapienza, la gloria. Ma come per ogni sogno, non bastano fatica, passione e dedizione perché diventi realtà ; serve un quid pluris, quel qualcosa che differenzia uno studente capace e brillante da uno studente qualunque, un metodo vincente e avvincente che possa ridurre, annullare, le probabilità di errore.
Noi “ci siamo passati” e conosciamo l’alternarsi degli stati d’animo tra gli studenti, le lacrime a volte amare, ma anche la gioia condivisa con i compagni di corso per l’aver “portato a casa” un buon risultato. Quello stesso risultato che è specchio delle ore passate a studiare e delle notti insonni con la testa sui manuali, annegando tra gli appunti sparsi e l’immancabile moka di caffè, sempre accanto. Ma che soprattutto è il riflesso dell’applicazione di un metodo costante, efficace e sicuro, che infonda nello studente quella sicurezza e quella decisione, determinanti per il superamento di ogni esame. Perché è un attimo sentirsi spaesati di fronte a manuali enciclopedici, tra migliaia di pagine tutte apparentemente così uguali tra loro da non trovare alcun appiglio per memorizzarne i contenuti.
Ed è qui che entra in gioco la forza del metodo, l’unica ad aver le chiavi per aprire la porta verso il successo. Un metodo grazie al quale, partendo dalle basi, dalla scansione del materiale di studio alle tecniche di sintesi, e passando attraverso la memorizzazione spesso articolata dei concetti giuridici, impronti nello studente quella proprietà di linguaggio che gli viene richiesta in sede d’esame, quella capacità espressiva ed espositiva che fa la differenza.
Un metodo, il nostro, che potremmo definire a matrioska: solo partendo dall’essenziale e dal nucleo di ogni ragionamento, infatti, si raggiunge con consapevolezza ogni ulteriore stratificazione del diritto, perfezionandosi fino a raggiungere un livello di maturità che consente infine di guardare la materia “dall’alto” sentendosi padroni di essa. Ciò che porta poi, eziologicamente, alla naturale conseguenza di una brillante e soddisfacente carriera universitaria.
Scuola Legale Nisi
Avv. Alexander Nisi
Avv. Elisabetta Nisi